Infortuni e malattie professionali 2019–2023 INAIL: il ruolo di Docall
News - giovedì 11 dic 2025
L’INAIL ha pubblicato il documento “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati”, redatto dalla Consulenza Statistico Attuariale (CSA), che analizza l’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali che coinvolgono i lavoratori nati all’estero in Italia.
L’approfondimento prende in esame il periodo 2019–2023 e offre una fotografia dettagliata delle differenze e delle criticità rispetto ai lavoratori italiani.
Contesto demografico e lavorativo
Secondo il rapporto INAIL, al 1° gennaio 2024 gli stranieri residenti in Italia sono circa 5,3 milioni, pari al 10% dell’intera popolazione. Si tratta di una componente prevalentemente giovane e attiva, con una forte presenza nei settori produttivi che richiedono manodopera fisica e continua.
Il documento precisa che, nella classificazione INAIL, il lavoratore straniero è identificato in base al Paese di nascita, rilevato tramite codice fiscale.
Infortuni sul lavoro: i numeri del 2023
Nel 2023 sono state presentate 590.215 denunce di infortunio, delle quali 119.159 riguardano lavoratori nati all’estero. Ciò significa che oltre 1 denuncia su 5 coinvolge un lavoratore straniero.
Provenienza
Tra gli infortunati stranieri:
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circa 82% proviene da Paesi extra-UE
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circa 18% da Paesi dell’Unione europea
Nonostante il lieve calo rispetto al 2022, la loro incidenza sul totale resta significativamente superiore alla loro presenza effettiva nel mercato del lavoro.
Infortuni mortali
Il documento INAIL registra per il 2023:
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1.147 infortuni mortali complessivi
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220 decessi riferiti a lavoratori stranieri (19,2% del totale)
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con una prevalenza di vittime provenienti da Paesi extra-UE
Si tratta della più alta incidenza dell’ultimo quinquennio, superiore alla media del 17% registrata nel periodo 2019–2022.
Settori più colpiti
Il rapporto evidenzia che la maggiore esposizione degli stranieri ai rischi è legata alla loro concentrazione in attività caratterizzate da elevati indici infortunistici, quali:
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edilizia
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trasporti e logistica
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agricoltura
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metalmeccanica e industrie di trasformazione
Nel 2023 oltre il 70% degli infortunati stranieri è di sesso maschile; questa quota raggiunge il 93% nei casi mortali.
Andamento delle denunce nel quinquennio 2019–2023
Dal rapporto emergono alcune dinamiche rilevanti:
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nel 2020 gli infortuni dei lavoratori stranieri diminuiscono dell’8,3% a causa della pandemia
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nel biennio 2021–2022 si registra un forte aumento, pari a circa il 23%
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nel 2023 si osserva un nuovo calo di circa il 3%
Per i lavoratori italiani il trend è simile, ma con oscillazioni più marcate, culminate nel calo del 19% delle denunce registrato nel 2023.
Malattie professionali in crescita
Nel 2023 sono state denunciate 72.610 malattie professionali.
I casi riguardanti lavoratori stranieri sono 6.009 (l’8,3% del totale), con un incremento significativo rispetto al 2022:
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+31,5% per i lavoratori provenienti da Paesi extra-UE
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+25,1% per quelli provenienti da Paesi UE
Le patologie più diffuse comprendono disturbi muscolo-scheletrici, sovraccarichi biomeccanici, malattie osteoarticolari e ipoacusie. I settori agricolo e manifatturiero presentano le incidenze più elevate.
Implicazioni per le aziende
Il report INAIL mette in evidenza come i lavoratori stranieri risultino più esposti ai rischi per diversi motivi:
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maggiore presenza in mansioni operative e faticose
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possibile difficoltà linguistica nella comprensione delle misure di prevenzione
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frequente inserimento in settori a rischio medio-alto
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contratti di lavoro spesso meno stabili, che comportano minore continuità formativa
Per le aziende ciò significa che la formazione, l’addestramento e la sorveglianza devono essere calibrati con attenzione, prevedendo strumenti comunicativi efficaci e, quando utile, anche multilingua.
Il ruolo di Docall
In questo contesto, Docall rappresenta un supporto fondamentale per una gestione moderna, inclusiva e organizzata della sorveglianza sanitaria.
La piattaforma permette a aziende e medici competenti di:
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gestire in modo completo e tracciato l’intero processo di sorveglianza sanitaria
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applicare protocolli sanitari personalizzati in base a rischio, mansione e caratteristiche del lavoratore
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monitorare automaticamente visite, idoneità e scadenze, riducendo ritardi e non conformità
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migliorare la comunicazione con lavoratori e referenti aziendali, anche in contesti multilingua
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centralizzare documenti, report e attività, semplificando il lavoro del medico competente e dell’azienda
Un sistema digitale come Docall non si limita a soddisfare un obbligo normativo:
contribuisce concretamente alla prevenzione, soprattutto per i lavoratori più esposti, rafforzando la cultura della sicurezza e favorendo ambienti di lavoro più sani e inclusivi.
FONTE
INAIL – Consulenza Statistico Attuariale (CSA)
Documento: “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati – Analisi 2019–2023”
Autrici: Altimari, Brusco, D’Amario, Romualdi, Veronico
Anno: 2025
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